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Rally Piancavallo, la pioggia agli irti colli

- Tra oggi e domani la mitica sfida si riaccende con epicentro Maniago - Irc, Storico e Nazionale per dare sfogo a una passione intramontabile -  11 maggio 2019_Due giorni con il 33° Rally Piancavallo, quasi certamente bagnato e (scongiuri di Knife Racing) senza neve. Torna la magia dell’arte del traverso sulle strade della pedemontana, come ai tempi ormai mitici del Giro delle Valli Pordenonesi e dell’epopea 1980-2001, quando la corsa dell’Automobile Club Pordenone richiamava folle oceaniche sul serio. Oggi e domani vedremo quanto di quella passione è ancora tangibile, nel ricambio generazionale, osservando gli avamposti degli spettatori su curve e tornanti, con debita attenzione a evitare situazioni di pericolo. Centosei gli equipaggi che si sono iscritti, presenza di sostanza da parte di pordenonesi e friulani. Nessuna donna al volante, ma ben ventisei nel ruolo di navigatrice. Direzione gara affidata agli esperti Walter Robassa e Flavio Candoni. Collegio dei commissari sportivi composto da Fabio Bertoncini, Alessandro Vigna e Sarah Chiarandini. Apripista Matteo Turatti, Sandro Zanini, Flaviano Polato, Giuliano Ruoso e Giorgio Reffo. Oltre ai verificatori sportivi e tecnici, coinvolti decine di commissari di percorso, una schiera di collaboratori volontari e il fondamentale supporto delle forze dell’ordine e della Croce Rossa. OGGI.Si parte da piazza Italia a Maniago alle 15:30, rotta su Meduno e Frisanco per affrontare “Poffabro” di 7,40 km (start alle 16:04 e 20:11), si passa la Pala Barzana e si arriva al lungolago di Barcis dal Ponte Antoi, allungo sul dosso per iniziare la Barcis-Piancavallo che per le vetture dell’International Rally Cup sarà il crono “Icio Perissinot” di 20 km (start 16:58 e 21:05) sino ai ripetitori di Castaldia, con fine prova dopo due curve della salita a Col Alto. mentre le vetture del Rally Storico e della Gara Nazionale faranno i 14,90 km di “Pian delle More”. Dopo il primo giro si rientra a Maniago per il riordino in via Catello e il parco assistenza dei meccanici nella zona industriale. Secondo giro in notturna, fari accessi e surplus di emozioni per tutti, equipaggi e pubblico. DOMANI.Uscita del primo concorrente dal parco chiuso in via Castello alle 7:30, assistenza al Nip e lungo trasferimento con rotta sulla zona di Vito d’Asio per sciropparsi nell’ordine “Pielungo” di 14,20 km (start 9:11 e 12:38), che comprende la piega classica a ridosso dell’abitato di Clauzetto, e “Campone” di 9,00 km (start 9:42 e 13:09) che termina poco prima del lago di Redona, in comune di Tramonti di Sotto. Dopo entrambi i giri la carovana del rally farà riordino e assistenza a Maniago. Finale pirotecnico con “Pradis Grotte” di 26,20 km (start 16:05) riservata ai soli concorrenti della sfida Irc, in pratica l’unione delle due prove di Pielungo e Campone con i 3 km del tratto di Gerchia, come ai tempi d’oro. Ultima fatica micidiale per le coronarie, con possibili stravolgimenti di classifica. Arrivo e premiazioni in piazza Italia a Maniago alle 17:10. PASSATO.Il Piancavallo scrive storie nuove, ma non dimentica l’antico maestro Maurizio Perissinot e il prestigio di un albo d’oro straordinario. Citando per inventario i primi eroi, “Nico” Barban (1980), la perla di “Tony”-“Rudy” (1981), l’impresa di Zanussi-Amati (1986), la cinquina di Cerrato-Cerri (1983, 1988, 1989, 1990, 1991), il tris di Cunico (1994, 1995’, 1996), le doppiette di Tabaton-Tedeschini (1985, 1987), Dallavilla-Fappani (1997, 1998), Andreucci-Bernacchini (1999, 2000) e l’ultimo sigillo di Aghini-Roggia (2001). Ricordando che persino il grande Walter Rohrl firmò un’epica presenza (1981) su Porsche 911. PRESENTE.L’International Rally Cup è roba di sostanza, serie in cinque gare di alto profilo con il marchio Pirelli e aperta alle “world rally car”. Piancavallo viene dopo l’Appennino Reggiano di aprile e sarà seguito da Taro in giugno, Casentino a luglio e Bassano a settembre. L’anno scorso la vittoria di Super Rox, alias il pordenonese Luca Rossetti (tre titoli europei, uno scudetto italiano e uno turco), ha dato la misura del livello raggiunto. FUTURO.Knife Racing e Aci Pordenone hanno preso l’Irc come trampolino di rilancio. Staremo a vedere. Pagina da scrivere iniziando nei prossimi mesi, a motori spenti, con calma, senza toni roboanti. Di certo c’è una forte volontà di riportare in auge la storica competizione, su strade ancora meravigliose e promuovendo il territorio di riferimento. Ma non sarà per niente facile ritrovare spazi di manovra in campionati consolidati. Una sfida rombante che per avere successo dovrà per forza mettersi di traverso. INFORMAZIONI.Rally Piancavallo da seguire in diretta web su rallylink.it, interviste e commenti su radiorobinson.ite linawebradio.it, risultati e classifiche su rally.ficr.it. COROLLARIO.Oggi in piazza Italia tante “coccole di gusto” con prodotti tipici delle Dolomiti Orientali. Alle 18:45 l’arrivo dell’autoraduno per auto sportive moderne e d’epoca partito da Spilimbergo, con esposizione vetture e cena dei partecipanti.

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Rally Piancavallo, oggi ricognizioni e verifiche

- Vigilia della corsa che continua a far sognare generazioni di driver pordenonesi - Due giorni di splendide prove speciali all’insegna dell’International Rally Cup -  10 maggio 2019_ Il mito non tramonta mai. Soprattutto se trova nuovi adepti ad alimentare il fuoco della passione. Per i ragazzi di Knife Racing Maniago è stato un onore, prima che un onere, assumere dall’Automobile Club Pordenone la responsabilità di portare avanti la tradizione del Rally Piancavallo. E dopo un anno di rodaggio, ora sono pronti ad affrontare i tre giorni fatidici dell’edizione numero 33, approdata all’International Rally Cup Pirelli. Si comincia oggi con il secondo turno di ricognizioni autorizzate sul percorso (sabato scorso c’è stato il primo), dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 22:30, ricordando che è obbligatorio rispettare le norme del codice della strada ed è importante ridurre al minimo il disturbo ai residenti, evitando quindi manovre azzardate. In serata, dalle 19 alle 22:30 presso l’Eurohotel di Maniago, le verifiche sportive dei concorrenti, mentre in piazza Italia dalle 19:30 alle 23 si svolgeranno le verifiche tecniche sulle auto. TRIS D’ASSI.Tutti sperano in un posto al sole. Anzi, che non piova (quasi impossibile), limitando al minimo il dilemma gomme. Ma poi la gloria vera sarà affare di pochi. A battersi per l’assoluta innanzitutto i driver su world rally car (sono 5 in totale, tutte Ford Fiesta) e quelli che dispongono di vetture R5 (8 e tutte Skoda Fabia). Favori del pronostico per Manuel Sossella (Fiesta) che partirà con il n.1, noblesse oblige, vantando 3 titoli Irc e 1 Ciwrc, sebbene abbia disertato per motivi di lavoro la prima gara della serie Pirelli 2019, l’Appennino Reggiano, dove in un concitato duello finale ha avuto la meglio Damiano De Tommaso (Skoda) a spese di Paolo Porro (Fiesta). Quest’ultimo vanta due vittorie, seppure datate 2008 e 2009, al Rally delle Valli Pordenonesi, che gli daranno sicuramente fiducia su prove speciali molto simili. OUTSIDER.Proveranno a giocare le proprie carte gli altri su wrc, Simone Rabaglia, Valter Gentilini e Denis Babuin al debutto con il muscoloso gioiello dell’ovale blù. Tra gli alfieri Skoda un occhio di riguardo per Gianluca Tosi, Alessandro Re, Marco Roncoroni, già in evidenza a Reggio Emilia, e gli eroi di casa Alessandro Prosdocimo e Marco Zannier. L’aquila di Lestans, in particolare, si cimenta per la prima volta con una R5 e magari un pensierino alla vetta gli frulla in testa. Una sola Super 2000 in lizza, la Peugeot 207 di Alberto Carniello, che partirà davanti a un trio di Mitsubishi Lancer R4, comunque in grado di dare spettacolo a trazione integrale. LOTTE DI CLASSE.Sono tredici gli iscritti in R2B, vetture 2 ruote motrici da 1600 cc. Quasi un monomarca Peugeot 208 con Claudio Gubertini e Alessandro Zorra battistrada, e Dimitri Tomasso deciso a mostrare classe e talento soprattutto sull’amata “Poffabro”, lui che abita nel “capoluogo” Frisanco. Undici, invece, in Classe E6/S2, altri motori 1600 cc capaci di ruggire. Come le due Super 1600, ovvero le Renault Clio di Alessio Della Maggiore e il carnico Matteo Bearzi, griffato North East Ideas come l’amico e sodale Fabrizio Martinis, al volante dell’unica Clio R3C. STORICO.In coda all’Irc partiranno le dame del passato, ancora capaci di graffiare. Emozioni e spettacolo rivedendo in azione Lancia Stratos (Tony Fassina), Lancia 037 (Maurizio Finati), Bmw M3 (Andrea Romano), Porsche 911 (Michael Stoscheck) e altre cinque con “trucco e parrucco” per farsi sempre ammirare. Percorso ridotto a 7 prove speciali, con un solo passaggio sabato sulla Barcis-Piancavallo di 14,90 km ribattezzata “Pian delle More” e domenica niente prova marathon “Pradis Grotte”. NAZIONALE.In coda allo storico e con identico tracciato partiranno i concorrenti della gara nazionale. Una scelta al risparmio, dovendo commisurare il budget tra noleggio auto, iscrizione rally e spese di trasferta. La sfida rimane comunque importante grazie ai 41 annunciati protagonisti, con tanti piedi buoni. Davanti a tutti le Skoda Fabia R5 di Nicola Cescutti e Claudio Arzà, la Hyundai i20 di Fabio Nosella. Tre le Peugeot 207 Super 2000 con Cyril Audirac, Stefano Callegaro e Alberto Martinelli al volante. Dentro alla sfida il maniaghese Roberto Salmaso con la sua Peugeot 306, avversari di Classe Gabriele Beltrame e Matteo Righini, entrambi su Renault Clio Williams. Un cenno agli apripista, quelli che devono dare l’ok alla direzione gara (Walter Robassa e Flavio Candoni) sul fronte sicurezza. Se troveranno gente piazzata in punti pericolosi potrebbero dover suggerire l’annullamento di una prova speciale. Perciò l’inevitabile raccomandazione: “Motorsport is dangerous”, tenersi alla larga dai guai.

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